26.3.10

BUON COMPLEANNO MAMMA!


Photos: Wassenaar, (NL) 26.III.2010

Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.

G. Rodari

Buon compleanno Mamma!

Ti voglio bene.

Eli

16.3.10

Catching up

Photo: Wassenaar (NL), March 2010

Di acqua sotto i ponti ne è passata da quando ho scritto l’ultimo post su questo blog. Di cose ne sono cambiate, tante. Tante sono rimaste le stesse. Mi dispiace non averlo aggiornato per così tanto tempo, ma un po’ per pigrizia, un po’ essendo in tutt’altre faccende affaccendata, ho lasciato che il 2009 si chiudesse così, con un ultimo post in data 6 dicembre e che il primo post del 2010 portasse la data di oggi. Meglio tardi che mai senz’altro.


Che dire. Sono di nuovo rientrata in Olanda dopo varie peripezie più o meno salutari in Italia, essendo ritornata da Almaty il 20 dicembre e ritrovatami catapultata immediatamente nell’atmosfera natalizia, non ho quasi nemmeno avuto il tempo di realizzare che l’avventura kazaka fosse giunta a termine. Un termine tutto particolare dato che ci ho lasciato un pezzo, grande di cuore, per tutte le persone incontrate, le amicizie sbocciate per le strade trafficate di Almaty e i viaggi in treno che mi hanno persino permesso di arrivare terza ad un concorso di fotogiornalismo e vedere il mio articolo pubblicato su repubblica.it ( http://viaggi.repubblica.it/diari-viaggio/premio-passaggi-quarantacinque-ore-ar-almaty-zhangakorgan-di-elisa-facetti/750776 ).


Un viaggio nel viaggio che mi ha permesso di imparare tanto, di raccogliere molto e di riscoprire una parte di me stessa che credevo morta e sepolta, di cui ogni tanto non mi capacito ancora. Sì, perché ad Almaty, tra le tante cose e persone incontrate, ho incontrato Dio. O come mi piace pensare, Dio mi ha (ri)trovata. Ci ho pensato un bel po’ prima di scrivere questo post. Non perché avessi nulla da nascondere né temere, ma più ci pensavo, più mi rendevo conto che scrivere un post senza menzionare questo grande cambiamento nella mia Vita non avrebbe avuto per niente senso. Perché tante cose che vedevo in un modo, ora le vedo completamente diverse. E la forza che mi è stata donata, è tanto grande che mi chiedo come io abbia fatto negli anni passati a non accorgermi che Lui è sempre stato lì. C’è un perché a tutto. E sono sempre più convinta che la mia partenza kazaka, così posticipata e così voluta, avesse un senso più grande del “semplice” viaggio studio.


E insieme a Dio ho ritrovato quella felicità semplice che si prova da bambini. Quell’essere spensierati e fragili allo stesso tempo. Quel sorridere mostrando tutti i denti e nascondersi sotto la gonna della mamma. E sapere che la mamma è lì e ti protegge e che il bene che ti vuole non cambierà mai. Qualunque cosa tu possa fare.


Mi sono anche innamorata di un uomo incredibile. Sorrido. Piango. Ma so che tutto andrà come dovrà andare, all’interno di quel grande disegno che mi ha riportata a percorrere una strada a volte tortuosa, ma che dietro ad ogni tornante, spesso in salita, nasconde un tesoro, di quelli che ti riempiono il cuore. Di gioia. Di felicità. Non voglio farmela stritolare. Mai più.


Con affetto,


Elisa