30.11.08

DON'T

Photo: NL- 30.XI.2008

Don't think you can always win, don't think you can always take for free what you want, you desire.
Don't think you won, because you lost this time.
And the truth is that I haven't just won against you, I got my life back.
Discovering I became strong, yes, I'm a strong woman.

24.11.08

Questo è quello che mi fa arrabbiare della Vita

Photo: Burano (Venezia)- April 2007

Questo è quello che mi fa arrabbiare della Vita, della mia in particolare, il fatto di non rendersi conto molte volte di quello che potremmo perdere da un giorno all'altro senza nemmeno rendercene conto. Il fatto di non essere mai contenta, di essere sempre in cerca d'altro, di quello che mi possa far star meglio, perchè sembra sempre che mi vada tutto stretto, che quello che mi sta attorno mi soffochi. E poi apro gli occhi, e mi rendo conto di quanto sia stata fortunata a non esserci finita sotto a quel camion che ha investito me e la bicicletta, di aver potuto anche se solo per dieci minuti aver parlato con la mia compagna di tenda, che allo stesso modo, è qui per miracolo.
Di quanto possa ritenermi fortunata che ho una mamma tecnologica che parla in videoconferenza skype e mi manda animoticon sonore con lo schiocco dei baci via messanger, di una sorella che mi sostiene (ultimamente giornalmente e in ogni modo), di un amico "telematico" che mi fa tornare il sorriso ogniqualvolta mi ritrovo con il broncio e di tutte quelle persone che più o meno distanti mi sostengono.
Lo so, la solita promessa da marinaia, ma ci provo, ora vado a letto e ci provo a sorridere un po' di più domani, a questa Vita, cui dovrei solo essere grata di Esistere. E di poter inseguire i miei piccoli e grandi sogni quotidiani; senza nessuna verità nelle mie tasche, ma con la voglia di arrivare, dove non importa, quel che importa è il viaggio.
E nel mio viaggio Chi importa sono le persone che incontro, che mi insegnano a essere forte e fragile allo stesso tempo ma che non mi abbandonano mai.
Buona notte a tutti, ai belli e ai brutti, e che domani sia una giornata di Sole! Di quello che ti parte da dentro... nonostante la pioggia, la neve e i meno 3 gradi!

GRAZIE MARTA, MAMMA, BE, FABIO, EVA, MARTI C., CISCO!
Un pensiero a tutta la famiglia Veneziana... mi mancate amiche!
Eli

22.11.08

NATIONAL WOMEN’S DEMONSTRATION AGAINST MALE VIOLENCE


Photo: Elisa F.- 22.XI.2008-NL

NATIONAL WOMEN’S DEMONSTRATION AGAINST MALE VIOLENCE

ROME, NOVEMBER 22, 2008
PIAZZA DELLA REPUBBLICA: 2 P.M.

INDECOROUS AND FREE

In Italy, as in the rest of the world, male violence is the number one cause of death and permanent disfigurement among women. Violence is common place in our daily lives and expresses itself through the denial of our rights, the violation of our bodies and is covered up by silence.They tell us that we must be afraid of the stranger on the street, but violence exists within our families (83% of the times): husbands, boyfriends, live-in mates, lovers are the ones responsible for beating, raping and killing women.Violence against women is not a Law and Irder issue, but a cultural and political problem.Violence against women is legitimized by the establishment when free and legal abortion is questioned, when funds for public health offices are cut, when school funds are slashed and social security is curtailed. Violence against women is legitimized by society when the family is exalted, and we are told that our natural place is ‘at home’, where, by definition, we are economically dependent on a man and where we take care of children and elders without pay.Violence also occurs when others tell us how we must be. To be free we must be independent , and to be independent we must have education, health care, income and green cards.

JOIN US SATURDAY NOVEMBER 22, 2008

Corteo di donne autorganizzato ROMA, 22 NOVEMBRE 2008
P.zza della Repubblica, ore 14.00

INDECOROSE E LIBERE!

La violenza maschile è la prima causa di morte e di invalidità permanente delle donne in Italia come nel resto del mondo. La violenza fa parte delle nostre vite quotidiane e si esprime attraverso la negazione dei nostri diritti, la violazione dei nostri corpi, il silenzio.
Un anno fa siamo scese in piazza in 150.000 donne, femministe e lesbiche per dire NO alla VIOLENZA MASCHILE e ai tentativi di strumentalizzare la violenza sulle donne, da parte di governi e partiti, per legittimare politiche securitarie e repressive e torneremo in piazza anche quest’anno perché i governi cambiano ma le politiche restano uguali e, al giorno d’oggi, peggiorano.
In un anno gli attacchi alla nostra libertà e autodeterminazione sono aumentati esponenzialmente, mettendo in luce la deriva autoritaria,sessista, e razzista del nostro paese. Ricordiamo il blitz della polizia al policlinico di Napoli per il presunto aborto illegale, le aggressioni contro lesbiche, omosessuali e trans,contro immigrate/i e cittadine/i di seconda generazione. Violenza legittimata e incoraggiata da governi e sindaci-sceriffi che vogliono imporre modelli di comportamento normalizzati in nome del “decoro” e della “dignità” impedendoci di scegliere liberamente come condurre le nostre vite.
La violenza maschile ha molte facce, e una di queste è quella istituzionale: vorrebbero risolvere la crisi economica e culturale che stiamo vivendo smantellando lo stato sociale. Per salvare le banche, rifinanziare le missioni militari all’estero e militarizzare le nostre città tagliano i fondi ai centri antiviolenza, ai consultori e a tutti i servizi che garantiscono alle donne libertà, salute e indipendenza.
Con la legge 133 tagliano i fondi alla scuola e all’università pubblica per consegnare l’istruzione nelle mani dei privati determinando la fine del diritto ad una istruzione gratuita e libera per tutte/i.
Con il decreto Gelmini, migliaia di insegnanti, maestre precarie, perdono il posto di lavoro, e viene meno un sistema educativo - il tempo pieno - che sostiene le donne, consentendo loro una maggiore libertà di movimento e autonomia.
L’obiettivo delle riforme del lavoro, della sanità, della scuola e dell’università è di renderci sempre più precarie e meno garantite:mogli e madri “rispettabili” rinchiuse nelle case, economicamente dipendenti da un uomo, che lavorano gratuitamente per badare ad anziani e bambini.
Non pagheremo noi la vostra crisi!
Vogliamo reagire alla violenza fisica, psicologica, economica, normativa, sociale e religiosa agita verso di noi, in famiglia e fuori, "solo" perché siamo donne.Vogliamo dire basta al femminicidio

SABATO 22 NOVEMBRE

SAREMO DI NUOVO IN PIAZZA COME FEMMINISTE E LESBICHE

PER RIBADIRE

con la stessa forza, radicalità e autonomia che la VIOLENZA MASCHILE non ha classe né confini, NASCE IN FAMIGLIA, all’interno delle mura domestiche, e NON È UN PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO MA E' UN PROBLEMA DI ORDINE CULTURALE E POLITICO!
E AFFERMARE CHE
al disegno di legge Carfagna, che criminalizza le prostitute e impone regole di condotta per tutte, che ci vuole dividere in buone e cattive, in sante e puttane, in vittime e colpevoli, noi rispondiamo che SIAMO TUTTE INDECOROSAMENTE LIBERE!
al decreto Gelmini che ci confeziona una scuola autoritaria e razzista, noi rispondiamo che VOGLIAMO TUTTE 5 IN CONDOTTA!ai pacchetti sicurezza e alle norme xenofobe che ci vogliono distinguere in cittadine/i con e senza diritti, rispondiamo che SIAMO TUTTE CITTADINE DEL MONDO E ANDIAMO DOVE CI PARE!

from/ da: http://controviolenzadonne.noblogs.org/

18.11.08

Ho paura Papà

Photo: Ischia, VIII.2008


testo: V. Sessa
Vitalemusica: N. Aprile
1989


Ho paura papà!
C’era la storia di un bandito
ieri sera alla tivù.
Quello che ho visto mi ha colpito
e così non dormo più.
Nel mio letto sono all’erta,
sotto sotto la coperta:
quel fruscio che sarà?
Ora chiamo il mio papà.

CORO:Ho paura papà!
(Ho paura papà!)
Ho sentito un rumore.
Vieni subito qua!
(Vieni subito qua!)
Come batte il mio cuore!
Ho paura papà!
Era un passo felpato
o magari, chissà,
me lo sono sognato...
E papà, che sta dormendo,
corre subito dicendo:
“Non c’è niente, bimbo mio,
e poi ti proteggo io.
Anzi per un po’qui con te mi fermerò”.
Ora nel buio della stanza
resta immobile il mio papà.
Poi, quando è stato lì abbastanza,
crede che io dorma già.
Segue il muro con la mano,
chiude l’uscio piano piano
Zitto zitto se ne va...
Ma io chiamo un’altra volta il mio papà.

CORO:Ho paura papà!
(Ho paura papà!)
Ho sentito un rumore.
Vieni subito qua!
(Vieni subito qua!)
Come batte il mio cuore!
Ho paura papà!
Era un passo leggero
e qualcuno di là
s’è nascosto davvero....
E papà che, poveretto,
stava per tornare a letto,
grida forte :” Ero io!
Hai sentito il passo mio.
Era poco fa,
proprio il passo di papà!”
Ho paura papà!
Era un passo leggero
e qualcuno di là
s’è nascosto davvero....
E papà, in conclusione,
dice senza esitazione:
“D’ora in poi te lo prometto,
tu alle nove fili a letto.
Certe storie alla tivù
non le devi vedere più!”

CORO:Ho paura papà
Ho paura papà
Ho paura papà


perchè questa sera mi sento proprio una bambina, caricata da mille decisioni da prendere, e nessuna certezza. vorrei avere delle risposte che non ho, essere il più sincera possibile, e non ferire nessuno.

perchè nonostante cerchi di pensare a me stessa, penso sempre inevitabilmente agli altri.

17.11.08

18.XI.2006 Yedikule/ 18.XI. 2008 NL-CZ


Photo: Bursa, TR, February 2007
At night, when you look up at the sky, since I shall be living on a star, and since I shall be laughing on a star, for you it will be as if all the stars are laughing. You alone will have stars that can laugh! And when you have got over your loss (for we always do), you’ll be happy to have known me. You will always be my friend. You will want to laugh with me.
The Little Prince -Antoine de Saint-Exupery
No matter where we are, we promised!
Take care... together with all our Yedikule Family.
Love,
Eli

14.11.08

migliaia di euro, milioni di ricordi

photo: Casa, Febbraio 2007


Non riesco a dormire. Continuo a pensare a cosa potrei fare per tirarvi su il morale.


E non mi viene in mente nulla fuorchè scrivere. Mi dispiace, mi dispiace immensamente. Capita sempre agli altri fino a quando un giorno capita anche a noi.


E ieri sera è successo nella nostra casa. Perchè quando ti derubano non ti derubano solo materialmente, ma spiritualmente. Ed è quello che fa più male.

Maledetti, ovunque siate e chiunque siate. Mi chiedo chi siate, se siete cosi disperati da aver portato via tutto quello che c'era da portare via o se siete solo dei grandi pezzi di merda che non hannno voglia di lavorare onestamente e tirano a campare forzando le porte altrui, i cuori altrui.

E quello a cui penso di più non siete voi, voi che avete abusato della nostra casa.

Ma alla mia famiglia. A mio Papà che piange, a mia Mamma che mi chiama e cerca di mantenersi calma anche se la conosco troppo bene per capire che lo fa per non farmi preoccupare troppo, qui a mille chilometri, impotente e in preda a cambiamenti repentini come mi ritrovo al momento.

Alle mie Sorelle che non sono ancora riuscita a sentire.

Ai nostri Gatti da guardia, che spero abbian artigliato loro i polpacci, anche se ne dubito... dormiglioni come sono!

Non sono brava con le parole in questo periodo, perchè il mio cuore è un macello, la mia testa pure. Alcuni diranno "come sempre", ma in questi giorni più che mai.

E penso alle parole della Mamma che si fa forza a ragione dicendo che meglio questo che qualche morto.

Di sicuro, e purtroppo lo sappiamo bene, ma ciò non toglie il pensiero. Che sbiadirà con il tempo, ma non se ne andrà.

VOI SIETE ENTRATI ED ANDATI VIA, COME SE NIENTE FOSSE, COME SE QUELLO CHE AVETE PRESO VI APPARTENESSE, SENZA CHIEDERE A NESSUNO. AVETE CALPESTATO IL NOSTRO PAVIMENTO, SALITO LE NOSTRE SCALE, APPOGGIATO LE MANI SUI NOSTRI VESTITI E QUELLO CHE CI AVETE PORTATO VIA, ALLA MAMMA E AL PAPA' SOPRATTUTTO SONO ANNI DI SACRIFICI, MA SOPRATTUTTO RICORDI.

Vi stringo forte Famiglia e spero di riuscire a sentirvi.

Che questo possa essere una riflessione per alcuni.

Con affetto,

la vostra Eli


12.11.08

Behind blue eyes


Photo: Venice, April 2007
But my dreams they aren't as empty
As my conscience seems to be
I have hours, only lonely
My love is vengeance
That's never free
Behind blue eyes- The Who
Because many times we start to understand THE other's point of view very late... the most important thing is to be able to do it, or not? ;-)
Take care Falko and waiting for your news!
Eli

7.11.08

Because I`m Stupid, Tanned and mainly an Asshole.



Dear Prime Minister Berlusconi,

This is a letter You won`t probably read, but I want to write it anyway.
In English to let more people understand who is ruling my home country; a country I love, whose premier I hate.
I was taught not to hate anybody, as a good Catholic girl, but what do WE, the ones who did not vote for you, and maybe also the ones who did it, should do?
Yesterday when You were in Moscow You said that Barack Obama, the new USA President is "Beautiful and Tanned", nowadays, when it` s harder and harder to fight racism, in Your and My country as well.
Which example do you want to give to all those lost teenagers who kill or nearly kill their class mates or quite people walking on the street BECAUSE THEY ARE NOT ITALIAN?
Moreover, once you said such a STUPID thing, how did you dare to call STUPIDS all Italian and Worldwide journalists who only reported what you said?
Instead of going to Kazakhstan and coming back saying that "All Italians should visit Kazakhstan because the President is a friend of Mine"... (You know... normally when You look for a Friend You look for somebody who really looks like You...and whose ideologies are practically the same) think of how to solve all the problems you managed to create and how to rule as a Premier and not as a puppet.

Kind Regards,

An Asshole Italian graduate student who is studying for her Mphil (Middle Eastern Studies... Kazakh language, what a coincidence!) in The Netherlands...